Ieri è andata così.
Premessa: i risultati di una biopsia ci mettono 7-15 giorni ad arrivare, massimo 20. Io sono stata buona fino all’altro ieri. Ieri – 20° giorno – ho cominciato a telefonare al reparto dalle 9 di mattina ogni 2 minuti per riuscire a parlare con qualcuno. Ci sono riuscita intorno alle 13. Alle 13 mi dicono: ancora niente. Chiedo spiegazioni. Si correggono, sì i risultati sono arrivati. Possono inviarmeli via fax ma io non ho un fax per cui cerco un fax li richiamo e gli do il numero. Non me lo mandano e il fax chiude per il pranzo. Decidiamo di imbarcarci con Obi e andarceli a prendere all’ospedale in culonia dove mi hanno fatto la biopsia. Arriviamo. Obi resta giù, io salgo. C’è un dottorino che mi dice: ma io le ho fatto il fax! Si, ma troppo tardi. Mi fa vedere il referto. Io ho una botta di lucidità e nel nervoso che dalla mattina mi è montato alle cervella, decido comunque di prendermela calma. Guardo il referto, per favore, guardiamolo insieme dottorino. Cosa significa questo? Lui impallidisce, deve informarmi che ho il cancro. Guarda che lo so che ho il cancro. Se l’era vista bruttissima, poveraccio. E’ gentile, minuscolo, ma gentile, è quello che mi ha tolto il drenaggio con grande accuratezza. Ma è minuscolo. Mi spiega i risultati, mi sembra di capire che ci sia una piccola minuscola variazione. Ma manca un dato. Gli chiedo perché manca questo dato? Forse gli altri escludono questo? No, non è possibile. E’ che va richiesto apposta. Appunto. Il dottorino impallidisce di nuovo. Con me alle calcagna gira per il reparto alla ricerca di un responsabile, che non trova. E’ la sua giornata no. Figurati la mia. Gli chiedo di capire perché manca quel dato. Il poveretto, eroico, si incammina verso il laboratorio (parliamo di edifici distanti) e mi lascia ad aspettare indovinate dove? Davanti a una tv che trasmette cosa? Indovinato. Provo a spegnerla. Non è possibile. Dopo 40 minuti il dottorino torna sudato per la corsa che si è fatto e mi balbetta mortificato che non era stata fatta la richiesta per quel dato. Da chi non è stata fatta? Da chi ha firmato la cartella. Chi è? Non c’è. Perché non l’ha fatta? Deve essersi sbagliato. Intanto Obi è salito a darmi coraggio e insieme andiamo da un suo ex collega che lavora nello stesso ospedale e che fa al telefono quello che il dottorino ha dovuto fare a piedi. Il risultato è lo stesso. Il dato manca, lo dovranno rielaborare (altre 2 settimane?) , ma riesce ad ottenere i risultati dettagliati con le percentuali di mutazione. Sono percentuali risibili. Minime. Inutili. A questo punto io sono talmente addolorata e arrabbiata che non riesco nemmeno a gridare. Ho fatto direttamente un salto nello stato di furia vendicatrice. Decidiamo con Obi di andare al mio ospedale dal bravo vecchio Mr.Clint a portargli questo mozzicone di risultati. E’ sempre meglio di niente, soprattutto considerato che sono 2 mesi 2 che sono senza terapie e non mi era mai capitato, e non lo dico, ma sono giorni che sono molto, molto preoccupata. Andiamo da Mr.Clint e a me mi viene da piangere per il sollievo di riconoscere l’ospedale che è una mia seconda casa, dove le tv ci sono, ma sono sempre spente e le infermiere mi chiedono come sto, e senza ironia, si aspettano che dica bene, perché è bene vedersi. Spiego la situazione a Mr.Clint e lui con la sua calma la raccoglie e decide, sentiamo Milano, vediamo se queste minime percentuali servono a qualcosa oppure no, e poi partiamo con qualche terapia, basta stare fermi. Si fotocopia le mie carte e andando via mi stringe un braccio e mi sorride. Di nuovo mi viene da piangere per il sollievo. Comunque andrà, non sarò di nuovo in balia del caso. Poi entro in macchina e con Obi ci fermiamo a masticare un pezzo di pizza e poi ci fermiamo in macchina per due ore. Mia madre è andata a prendere le nane, noi non siamo in grado. Per due ore restiamo in macchina come su una barca ferma in mezzo alla tempesta. Ci siamo presi il nostro tempo. Ma di questo non ne parlo. E’ nostro. Infine torniamo a casa, mi faccio una doccia per togliermi il dolore di dosso, ma non va via. Poi usciamo per una lezione di meditazione. Non è che ne abbia voglia, ma almeno non dobbiamo occuparci noi delle bambine, ci pensa la babysitter. La giornata finisce in macchina di nuovo, dopo la lezione, a mangiare un altro pezzetto di pizza. Solo che il barbone ubriaco di turno ci prende di mira, e ci comincia a prendere in giro da fuori, finendo per smontarci l’antenna dell’auto che infila nel tergicristallo. Ovviamente è innocuo, e rispetto alla giornata che abbiamo avuto, è un accanimento ridicolo. Ma, diciamocelo, ci sono state giornate migliori. Decisamente migliori.
Mi si stringe il cuore
Non basta la malattia, ci si mette anche la sanità a complicarti la vita…
Ti auguro giorni migliori, in cui condividere con Obi e con le nane solo serenità e sorrisi.
E ti tengo sempre nel cuore.
Un abbraccio!
ufff…non so se quello che mi è uscito è un sospiro o uno sbuffo di malcelata malmostaggine. non lo so e non mi va di indagare.
Resta il fatto che ti sono vicina tanto vicina, capisco il tuo dolore nell'ospedale lontano e capisco il tuo sentirti rassicurata nell'ospedale conosciuto, si instaura un rapporto di quasi sindrome di Stoccolma con le persone e gli ambienti che ci sono più familiari in queste lotte.
ti auguro tanti altri pezzi di pizza con Obi, magari mangiati ridendo con le lacrime agli occhi.
Ecco, adesso coi lacrimoni non so davvero cosa dire… Stanotte ho sognato di vivere in un'epoca in cui il teletrasporto era il mezzo più classico per spostarsi, ma l'ho sognato come se fosse vero. Adesso vorrei tornare in quel sogno e teletrasportarmi lì, con te. Per tenerti stretta stretta, solo questo.
Comunque ora si riparte, eh annetta? Dopo Milano, o tutti i consulti che riterrete opportune fare. Certo, la situazione è molto diversa, ma ricordo bene quanto mi rassicurasse il dottor Zeta quando mi diceva che doveva prendersi tutto il tempo necessario per impostare la stretegia giusta. Anche questa cosa andava fatta. L'hai fatta, e affanculo il cretino che ha dimenticato di richiedere il dato mancante.
Io ci sono, lo sai.
Giorgia
Questo mr. Clint che ti stringe il braccio e ti sorride mi ha commosso.
Avere qualcuno di cui fidarsi non è poco.
Un abbraccio forte
Barbara
vorrei poterti dire qualcosa ma non ne sono capace. ti mando un abbraccio, invece.
paleomichi
Non so cosa scriverti, mi piacerebbe avere una formulina magica per tirarti su (vingardium leviosa), ma a parte i suggerimenti potteriani ti dico solo che io, al tuo posto, avrei arrotato il barbone ubriaco e poi c'avrei fatto retromarcia sopra (hai presente Giovanni coi ricci in 3 uomini e una gamba?). Sei decisamente forte.
Cavolo Anna, che situazione.
Io, probabilmnte, al posto tuo, mi sarei piantata in mezzo al corridoio in preda ad una crisi isterica.
Non è facile essere forte per tutti.
Ti abbraccio forte,
Romina
@mia: guarda, l'unica cosa buona è stata che ho avuto a che fare con persone molto civili e umane e che io sono riuscita a non andare fuori di testa e essere molto educata. per fortuna. grazie di tenermi lì con te, lo sai che è un bel posto, lo penso sempre
@ziacris: cos'è la malmostaggine? si tanti altri pezzi di pizza, ma magari variamo un po' il menu che oggi c'ho una panza gonfia 😉
@mamigà: come ti dicevo da te, siamo pari, il tuo post l'ho letto e non sono riuscita a commentare per la commozione…ci sono potuta tornare solo poi 🙂 un abbraccio che ricambio di cuore
@giorgia: ma certo. solo che sono un tantino spossata, lo confesso, ogni volta è come prendere una grossa botta sulla capa. poi ti riprendi e fai quello che devi, ma quella botta si sente per un po' di tempo…
@barbara: grazie cara, ha commosso anche me, mi ha fatto sentire meno sola, un vero regalo.
@paleomichi: grazie ma non c'è bisogno di dirsi tante cose, ora mi rimetto in corsa, è solo un attimo di stanchezza, per fortuna ci siete anche voi a passarmi la boccetta dell'acqua come durante una maratona 🙂
@tinkie: non puoi capire la risata che mi hai fatto fare qui in ufficio con l'ultima parte del tuo commento, grazie grazie!
Indubbiamente hai avuto giornate migliori, però se pensi che questo esame andava fatto, stai tranquilla, adesso sta a loro trovare e porre rimedio alla negligenza del dato mancante.
Prendono in esame il tutto e con calma la strategia migliore sarà tua.
A chi non ha richiesto il dato mancante, "che ti possa venire uno squarau coi fiocchi", e ricordati "PICCIONE" che alla nostra Annette sti scherzi non san da fare!!!! Ok uomo avvisato mezzo salvato, sono stata anche fin troppo brava e gentile.
Bacioabbraccio
Fourpi
Vorrei trovare le parole giuste, quelle non scontate, ma non mi vengono, cacchio… allora ti stringo forte forte e un fanculo di cuore a tutte le giornate così
E' difficile trovare parole che siano più opportune del silenzio che mi è calato nella testa e nel cuore dopo averti letto. Mi limito a stringerti forte, che altre parole non servono. TvB
Dangerousmind
sconfortante davvero, soprattutto perche' ci sono alcune persone che con la loro superficialita' e distrazione su una cartella clinica ci mettono del loro a ritardare degli esiti importanti. mannaggia a 'sti minchioni.
Mr Clint santo subito, e con lui tutte le valide persone che lavorano con cura e attenzione negli ospedali. e a te un abbraccio grandissimo, spero davvero che vada un poco meglio oggi.
E' una cosa curiosa come le situazioni sembrino quasi fatte apposta: immagino già il vostro stato di tensione, l'ansia a 1000, e il barbone vi sarà sembrato un accanimento in più, un'ingiustizia in un momento in cui dovevate restare da soli.
Hai fatto bene ad andare a sentire cosa stava succedendo in ospedale, ma possibile che tutto si blocchi così, anche quando si tratta di risultati importanti? E' veramente assurdo.
Sono contenta che almeno l'incontro con Mr. Clint sia stato il punto positivo di una giornata davvero pesante. Ora speriamo che possano decidere la strategia migliore.
Un abbraccio
I miei pensieri sono con te. Sono certa che ci sono state giornate migliori e ce ne saranno ancora tante altre. E per fortuna c'è Mr. Clint 🙂
A me spiace anche per il dottorino minuscolo, che tornato a casa si sarà sentito una cacca per qualcosa che qualcun altro ha fatto con superficialità…
Per il resto ti abbraccio forte e ti lascio una scatola di bacini!
Questa sera ti invio la nuova foto della panza sferica (che son 2 giorni che si muove come un'ossessa e sembra che ho movimenti tellurici interni), così ti strappo un sorriso!
Baci
OrsaLè+1
Sì, wide, non sarai sola. Nell' impazzimento generale, compresa la sanità, troverai sempre qualcuno che ti stringerà un braccio e ti accarezzerà la testa su cui è piovuta un' altra tegola. Perchè non si può che fare così, con te. Esserti vicini, aiutarti e pensarti con un affetto grande grande. Renza
Mi stupisco sempre davanti a certe superficialità. Ma tanto il cancro non è il loro… Mi viene un'unica parola: fanculo.
Bacetti, Anna cara
@tutti: vi stavo rispondendo uno per uno, poi è sparito tutto…grrrr….
comunque dicevo a romina (che mi era scappata prima) e a tutti poi:
mi sono sorpresa anche io di aver trattato il dottorino con fermezza, decisione e gentilezza. e meno male che l'altro giorno mi ero messa a interpretare le sigle e gli acronimi della mia prima biopsia su internet, per quanto sia stato sconfortante farlo, mi ha anche consentito di capire subito che mancava un dato ieri. se non lo avessi fatto, sarei tornata a casa tranquilla. meno male che ci dicono di non navigare internet, invece a volte è necessario, se si riesce a fare la giusta scrematura…per quanto riguarda la malasanità, sono più i casi in cui con me ha funzionato, per cui non mi lamento, ieri non ero arrabbiata tanto con chi ha sbagliato, ma per la situazione avvilente e perché tutte le cose che potevano andare male sono andate peggio. come dicevo a mia sorella, non poteva andare peggio di così, non so voi, ma un piccolo rodimento mi c'è venuto 😉
a parte questo, il barbone è stata la cosiddetta ciliegina, mentre il dottorino giuro che non l'ho trattato male, ma ho cercato di fargli capire che vivo un inferno. oggi spero che abbia lavorato anche per me, ma lui ha tutta l'aria di uno che sarà un bravo medico. ciononostante, ieri hanno sbagliato e non potevo fare finta di niente perché mi faceva pena lui che non ne aveva nemmeno la responsabilità diretta. è stato un intercorso reciprocamente, ma necessariamente, ingrato
Te lo giuro su ciò che ho di più caro che mi impegnerò quando sarò una dottoressa, mi impegnerò a non sbagliare, a stare attenta a richiedere le cose giuste, a ricontrollare. Perchè non voglio che ci siano queste situazioni per nessuno, e, permettimi una difesa della categoria, nemmeno per il dottorino di turno. Meno male che ci sono pilastri come Mr Clint, nonne che vanno a prendere le nane, babysitter, corsi di meditazione e Obi. Ma soprattutto meno male che ci sei tu con la tua immensa forza, la tua buddhità (non c'è la tag, devi aggiungerla, sei stata buddhica!), la tua ironia. Io ti auguro solo giornate belle, però Wide sei grandiosa anche in quelle più brutte.
Ti voglio bene
Stasera, tornando a casa dal lavoro, metropolitana, ho ascoltato
il dialogo fra una ragazza e un ragazzo, lei lavora in un
centro diagnostico e spiegava al tipo che quelli del suo reparto
si erano beccati un cazziatone perché avevano fatto casino
con delle provette (mi sono perso nella descrizione, non ho capito
se vi era stato uno scambio fra pazienti o se avessero omesso
degli esami….).
Mi sei tornata purtroppo in mente (purtroppo per l'episodio,
per il resto è sempre un gran piacere pensarti e fare il tifo
per te, sapendo che si tifa per una ragazza in gambissima).
@gint: sono sicura che il tuo impegno si vedrà eccome…però ci tengo a ripeterlo, l'ho trattato bene il dottorino, non l'ho per niente maltrattato, giuro! anche perché ti pensavo pure un po'…
@moreno9000: grazie nano, superfluo aggiungere che i tuoi complimenti sono unicamente dovuti al fatto che finalmente – come dice la finestrella qui a fianco – ho cominciato a leggere le "tue" cosmicomiche 😉
Non ti commento spesso e te ne chiedo scusa, ma mi sa che stavolta un abbraccio di quelli enormi lo lascio esplicitamente.
Non avevo notato la finestrella (raddoppio i complimenti).
Il primo racconto dovrebbe essere "La distanza della Luna".
Il finale, l'ultimo paragrafo, è meraviglioso:
"Era il dolce ritorno, la patria ritrovata. ma il mio pensiero era solo
di dolore per lei perduta…" (se ricordo bene le parole).
Un bacione
PuroNanoVergine
Sono troppooooo arrabbiataaa per commentare con "diplomazia" e quindi, conoscendomi….evito! Ma, da quello che ho letto, Tu sai che puoi contare su delle persone che sono dei "professionisti umani".
Obbligherei tutti i lavoratori della sanità a leggere questi blog…..ops sto iniziando!
Buona serata.
Ci sono cose che non devono succedere, punto. Sono addolorata per tutto quello che vi è toccato sopportare, eccheppalle! Solo un bacione…
Lo so che l’hai trattato bene e ti ringrazio perche’ appunto avrei potuto esserci io al suo posto e mi sarei sentita una gran merda. Sappi che mai fu piu’ azzeccato per te oggi il termine PAZIENTE.tvtb
Come detto: Patience is a virtue! Forza Wide!
Stribili
ciao Wide, ti lascio solo un abbraccio
Vale
essendomi scontrata anch'io con la burocrazia kafkiana ospedaliera, so quanto sia difficile a volte quello sforzo di umanità e autocontrollo.
per il resto ti sento vicina, nelle immagini e nelle parole, come sempre (l'immagine di te e obi fermi in macchina come su una barca in mezzo alla tempesta è bellissima, cinematografica), e ti sono vicina in questa altra parte di cammino.
l.
Amica mia, lo so, hai altro nella testa. Ma te lo devo dire sei una donna speciale: saggia, intelligente, ragionante, con un sorprendente humour, e un modo di guardare il mondo che ci rende migliori e più in gamba. Ecco, l’ho detto! Ciao wide
Wide, vengo qui cercando tue notizie, cercando la tua voce, il tuo modo zen di affrontare le cose, la tua ironia, la tua lucidità. Sei una fonte grandissima di ispirazione, di riflessioni. Spesso non oso commentare perchè non ho nulla di sensato da aggiungere.
E nemmeno questa volta direi.
Ma dovevo dirtelo che ti ammiro tantissimo, ammiro la tua lucidità, ammiro il fatto che tu non abbia sentito la necessità di sfogare la tua frustrazione sul primo che ti capitava a tiro o che tu sia riuscita a tenerla sotto controllo. Io avrei fatto un macello, alla chi cojo cojo e non sarebbe servito a nessuno, me compresa.
Leggerti è una lezione, una lezione su come si fa a cambiare prospettiva. ed andare avanti lo stesso.
Grazie
/graz
L'attesa, purtroppo, fa parte di queste situazioni, poi se trovi gente incapace è doppiamente brutto. Ho litigato anch'io con la mia oncologa, molte volte. La più bella quando mi ha dato dell'arrogante e dell'egoista! Grande il tuo medico nel stringerti a se! Non dovrebbero nemmeno portare il camice gli ocologi, dovrebbero diventare dei confidenti durante la cura…
Ti sono vicino, Anna vero? Un abbraccio, ricordati che siamo speciali…
Alberto
@tutti: grazie tutti…vi aggiorno un pochino…l'umore è ancora ballerino, ma ieri mr. clint ci ha chiamato per dirci che sta lavorando per noi e di non stare in pensiero. probabilmente domani ci rivediamo per stabilire la nuova terapia.
siete molto cari e lo sapete. io ora cerco di calmarmi un po' e torno ad essere una personcina normale. cioè si fa per dire, normale…
baci!
sono mesi che ti leggo in silenzio, vivo pressapocosuppergiu' la stessa esperienza, le stesse attese interminabili di risultati di esami non richiesti, di risposte a domande che non si sono posti, la stessa incompetenza dei medici-alcuni medici- , e ho poco da aggiungere, solo che ti sono vicina anche io, anche se da lontano (Ginevra non é poi cosi' lontana…)
Un abbraccio
Michela
UN ABBRACCIO GRANDE DA ARCOBALENO!!
Allora, occhio mister Clint chè è sotto il nostro controllo. E tu, wide, non farci mancare notizie. Siamo con il pensiero rivolto a te. Sempre. Renza
Mi dispiace. Soffrire a causa della burocrazia o di una procedura mal fatta è la cosa più stupida di tutte, eppure è così comune.
Ti abbraccio