Intanto che capiamo che cosa succede a splinder, direi che questo è l'ultimo post che mi azzardo a pubblicare qua, sperando di riuscire a spostarmi altrove. Ma siccome non sono capace, ho messo all'opera il mio caro amichetto tecnologico lamar, che ora vedendosi citato anche qua, non potrà più tirarsi indietro! Come vedete la cancer card torna sempre utile in momenti di crisi.
Tra l'altro tra qualche giorno parto con mia madre, partiamo insieme e ce ne andiamo a Parigi dove lei non è mai stata e dove ha sempre desiderato andare. E' il primo viaggio insieme solo noi due dopo tanti tanti anni ed è possibile solo grazie alla grande generosità di Obi e al fatto che questa terapia mi consente di muovermi con un minimo di libertà. Ma è una cosa molto bella, che desideravo fare da tempo, e che spero ci venga molto bene. Avevo chiesto anche a mia sorella di venire, ma lei niente.
Peccato. Per lei. Mamma e io, cicciottelle e zoppicanti ci godremo qualche bel giorno parisienne in tutta libertà.
A presto.
Su questi schermi?
Boh!
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Riproviamoci
Proviamo di nuovo ad allontanarci nella settimana di pausa prevista dalla chemio e speriamo che vada meglio di qualche settimana fa. Per lo meno stavolta abbiamo scelto un bel posto tranquillo, ma pieno di assistenza medica intorno. Tanto più che questa ferita del port (portdemmerda!!! ops) va medicata un giorno sì e uno no, per cui ho bisogno pure dell'infermiere personale. Ma va bene così. Ho perso un po' del mio aplomb zen negli ultimi giorni e spero di ritrovarlo. Ho bisogno io, ma ne ha bisogno Obi e anche le nane (che dopo una settimana dalla nonna, però, stanno benissimo, diciamocelo) di un respiro d'aria fresca che ci rincuori e ci dia a coraggio per i mesi a venire, perché settembre si avvicina e so che sarà impegnativo per tutti.
Non so se avrò la possibilità di aggiornare questa mia cima di serenità, ma in ogni caso spero che ognuno di voi riesca a trovare dei giorni di recupero come meglio può.
Sono tempi duri, e per alcuni durissimi.
Ci vuole pazienza, perseveranza e cura.
Averlo saputo
Doveva essere una settimana di tiepido mare felice, dopo 24 ore qui già mi sentivo di nuovo in paradiso, come ogni anno da 4 anni in qua. Poi, 48 ore dopo, ho cominciato a stare molto male, ho avuto la febbre alta, e ancora sono troppo debole per uscire.
Che figata, eh?
Averlo saputo, mi risparmiavo il costume nuovo copri-port e il copricostume nuovo copri-cicce che mi sono costati una follia e che per quest'anno non potrò più utilizzare…bleah
Tutto finisce
L'unica cosa buona che ho combinato l'estate del 2007, l'ultima estate senza cancro, è stato rileggermi tutto Harry Potter prima di passare all'ultimo volume, che era uscito proprio in quelle settimane estive. Per il resto, come ho già scritto altrove, passai il tempo a sentirmi grassa, invidiosa e inadeguata, come una vera cretina. Dopo pochissimi mesi non avrei più avuto estati senza il mio personale Voldemort attaccato ai polmoni, e per quanto non abbia mai messo i film sullo stesso piano dei romanzi (per questo Sissi cara non resto mai delusa, non sono proprio in competizione!) uno dei tanti pensieri quando il mio futuro è diventato una tavoletta di cioccolata a quadretti di tre mesi ciascuno, è stato che non era per niente scontato che avrei visto la fine dei film, così come ero stata abbastanza fortunata da poterli almeno leggere tutti.
Ma nell'ultimo mese mi sono concessa una nuova vacanza dell'immaginazione e così mi sono riletta tutti i romanzi, mi sono rivista tutti i film e stasera sono scappata da sola al cinema. E ho versato un paio di lacrime commosse per essere arrivata alla fine di questo piccolo ciclo cominciato l'estate del 2001, quando a causa di una vacanza annullata all'improvviso, io acquistai The Philosopher's Stone e dopo averne lette due pagine, rientrai in libreria per acquistare tutti gli altri volumi già usciti. E divenne una delle estati migliori della mia vita.
Ecco, da allora sono passati dieci anni, ho insperabilmente visto anche l'ultimo film di Harry Potter stasera e non c'è niente di triste, non c'è niente di strano. Come dicono i manifesti in giro per Roma: tutto finisce.
Tutto finisce.
Tutto comincia.
Direi almeno altri 10 anni, no?
Comincia l'estate
Ora comincia veramente l'estate. Stamattina, anticipando a sorpresa al mio solito, ho fatto la tac trimestrale. L'esito è una situazione di sostanziale stabilità, la malattia è ferma dov'era. Questo significa che potrò mantenere questa chemio per i prossimi tre mesi, che potrò non aver paura per un altro po', che potrò immaginare delle vacanze estive insieme alle bimbe e a Obi tra un'infusione e l'altra.
Mr.Clint ci ha bonariamente rimproverato perché Obi e io non abbiamo fatto nemmeno un sorriso quando ce l'ha detto, ma io avevo solo un gran groppo in gola per il sollievo. Solo tornata a casa, circondata da Nina e Lilla che giocavano in mutande e canottiera per la casa, mentre ascoltavamo questa, sentendo la vocetta di Nina che cantava il ritornello sotto voce, mi sono uscite due lacrime di calma felicità.
E benché, sempre al solito, io sia adesso totalmente stordita e svuotata, priva di forze, ho ben presente il senso di serenità che piano mi avvolgerà le caviglie, come fanno le onde quando per la prima volta si va al mare e si sente se l'acqua è fredda. Dalle caviglie, per poi salire ed investirmi di benessere, temporaneo è vero, ma meraviglioso. Proprio come il primo bagno al mare.
Fotostoria di una fuga
Non possiamo pianificare più niente da tanto di quel tempo che neanche me lo ricordo più com'era la vita prima. Ma la vita oggi ha un vantaggio, quello che, se appena appena possiamo, allora prendiamo e partiamo. E così, in poche foto, vi racconto la fuga last minute che la widefamily ha fatto due settimane fa a Parigi per visitare leggeri i posti che amiamo di più, guardandoli, per la prima volta anche attraverso gli occhi belli di Nina e Lilla accanto a noi.
Siamo anche riusciti a incontrarci con Sissi, mentre Obi e le nane spingevano barchette nel laghetto Jardin du Luxemburg.
E dopo aver messo a mollo insieme i piedi davanti al Louvre, abbiamo salutato Sissi e abbiamo proseguito per Montmartre a fare un ritratto che mi ha fatto immaginare Nina e Lilla più grandi:
Per finire nella migliore delle tradizioni.
Il giorno successivo ci siamo avviati, per passarci altri due giorni, guardate un po' dove? Si, vedete bene cosa c'è oltre quel sederone inturbantato?
Ecco.
Il resto ve lo lascio immaginare.
E' stato un viaggio fantastico. Ci siamo fatti un regalo che ci meritavamo veramente e che Obi sognava per noi da tempo. Ancora non so come ha fatto a costruirlo in così poco tempo, ma senza dubbio i preziosi consigli di un'amica sono stati fondamentali.
Ed è finito così, con un ultimo giro, la sensazione di aver visto un poco un assaggio di tutto il mondo e la certezza che viaggiare insieme è sempre il regalo più grande di tutti.
SUFJAN STEVENS
Sufjan Stevens è un genio assoluto.
E' veramente intelligente, umile, presente, un bravissimo musicista, ha una voce fantastica, non se la tira, è abbastanza gnocco, e sembra pure una bella persona, nonché uno che dopo due ore di concerto incredibile, si sa infilare una parrucca ridicola in testa, una maschera da scimmia, dei pantaloni fosforescenti, e mentre riesce a suonare un pezzo di 25 minuti (un unico pezzo di 25 minuti, no, dico, vi rendete conto?) alla fine riesce a farti alzare, gridare, ballare: Oh boy we can do much more together. E ti ci fa credere che proprio sia possibile.
E' stato il concerto in assoluto più bello dove sia mai andata e probabilmente anche una delle cose più belle che abbia mai fatto con Obi.
E poi è stata una giornata bellissima, prima a Bologna con Ziacris che mi ha dedicato la mattina e il tempo insieme è stato veramente un regalo prezioso, come se fosse normale vedersi e girellare insieme e parlare, come se non fosse eccezionale, perché siamo sempre vicine, davvero. Che bello. E poi a Ferrara nell'albergo che ci hanno regalato i nostri cognati, un angolo di cielo e di verde silenzioso e pieno di uccelletti. E poi con grande capo e signora, che sono riusciti a raggiungerci anche grazie alla generosità che nasce intorno a questo blog, e che non finirà mai di sorprendermi. E poi, l'ingresso al Teatro Comunale di Ferrara che è bellissimo e, questo la ripeterò allo sfinimento, la conferma che sono stata veramente la prima a comprare i biglietti per questo concerto, perché avevamo i posti in assoluto migliori, i più centrali, i più belli, quelli dove davanti c'era solo Sufjan.
Che grande, che grande!
Ora siamo di ritorno sul treno per Roma, ma quando arrivo a casa, dopo che ci siamo spupazzati ben bene le nanine, aggiungerò le foto che ha fatto Obi, perché – ve l'ho già detto? – siccome sono stata la prima a comprare i biglietti per il concerto, avevamo i posti migliori di tutti e stavamo proprio vicino vicino.
E' stato un regalo fantastico che ci siamo fatti, questi due giorni insieme, veramente bello, davvero.
Ah, sapete, stavamo pure nell'articolo sul concerto che è uscito oggi sui giornali locali, cioè ci hanno fatto una foto, perché, sapete, eravamo proprio in prima fila, ieri, perché sono stata la prima a comprare i biglietti per Sufjan.
O ve l'ho già detto?
😀
All Delighted People
Mi è capitato alcune volte negli ultimi anni di sentire che la cosa migliore da dire in certi casi, o da fare, era di sedersi accanto alle persone a cui volevo essere vicino, in silenzio. Di silenzio ne abbiamo fatto ben poco sabato quando ci siamo viste con Anna Lisa, Romina, Giorgia e Rosie. Avevo una voglia, anche fisica, di vicinanza che mi sarei messa a palpeggiare le mie belle amichette tutto il tempo (e forse l'ho anche fatto, laida me!), ma domenica quando ci siamo riviste alla Race, io finalmente senza capelli (perché ci voleva il coraggio delle mie amichette per tagliarli finalmente, e far capire alle bimbe, che era ora, che mamma non poteva andare più in giro come un corvo spennacchiato), e magari un po' stanche, in quel rosa pallido che è così raro, così poco necessario, una buffa discriminazione tra discriminati. Beh, invece che camminare, correre o marciare, abbiamo finito per ritrovarci sedute in cerchio sotto i pini dello stadio di Caracalla, ogni tanto parlando, ogni tanto in silenzio. E io avrei voluto che durasse tanto a lungo. Perché non sapevo bene cosa dire, ma volevo proprio essere lì seduta con loro. Accanto ad Anna Lisa che è un miracolo luminoso, lo so che potete immaginarlo da come scrive, ma dovreste vederla. Io che sono una stronza presuntuosa di fondo, penso sempre di essere molto saggia e molto intelligente, ma anche io non posso non vedere, non sentire e non sapere che Anna Lisa ha la vera saggezza del cuore combinata alla finezza di una intelligenza generosa, accogliente e veramente aperta. Lo sapevo anche prima. Ma mi ha confortato sedermi vicino a lei per un po'. E vicino a Rosie, Giorgia e Romina. E quando sono tornata a casa e poi sono crollata a dormire, mi sono svegliata pensando che ho imparato qualcosa da questi giorni, da queste persone. Ancora una volta. E non c'era sentimento migliore da portare in borsa con me stasera quando partirò per andare al concerto che ho immaginato tre mesi fa. Che poi era già una vita fa e meno male che i biglietti li ho comprati allora, sennò poi mi sarei detta, "ma 'ndo vai messa come stai messa". E invece così non ho scelta, se non andare ed essere felice e cantare a squarciagola canzoni incomprensibili totalmente calva. Ah, quanto è bella la vita con le persone e la musica giusta!
24 maggio 2011
Domani finalmente ho la tac trimestrale. Vi lascio immaginare il simpatico stato di nervi a fior di pelle (neanche troppo, più che altro, tanta stanchezza al momento).
Ad ogni modo, tra tre mesi, presumibilmente, avrò un'altra tac trimestrale. E sapete cosa starò facendo tra tre mesi invece che aspettare l'ennesima tac con l'ennesimo attacco di nervi?
Starò andando al concerto di Sufjan Stevens che aspetto da almeno due anni!!!
felicitàààààà!!!
Dati i posti che ho trovato, sono stata probabilmente la prima ad acquistare i biglietti, e questo mi gonfia di orgoglio come l'ultima delle oche giulive. Ma soprattutto, diciamocelo, fare un investimento del genere sul mio prossimo trimestre è una capriola di fiducia e di allegria che oggi ci stava particolarmente bene!
iuppidù
Tutto il resto è un regalo
Ho un'amica che per me rappresenta uno degli aspetti più dOnnosi della Donna. E' bella, piena, viva. Ha superato una gravissima malattia senza farne parola, dopo che l'avevano data per spacciata diverse volte. Ha amato e ama moltissimo. E' una gran gnocca e ha uno sguardo sul mondo sempre divertito, leggero, sexy e vagamente alcolico.
Non è che vorrei essere come lei, non potrei mai portare quelle scarpe ad esempio, ma lei mi piace un sacco, ecco.
Una volta, un paio di anni fa, ha avuto una storia con un tipo piuttosto più giovane di lei. E quando me l'ha raccontata, ricordo bene che mi ha detto: "questa è una storia bella, mi sta dando tanto, non so che futuro avrà, ma rispetto a tutto, tutto quello che viene è un regalo". Lei lo disse meglio, in maniera più nitida e chiara. Ma a me è rimasto sempre marchiato a fuoco nella mente.
Tutto il resto è un regalo.
Tutto quello che verrà è un regalo.
Buon anno a voi amici miei, mi assento per un po', ma vi auguro esattamente questa saggezza.