Se

Se il 5 dicembre del 2007 – 4 anni oggi – non avessi scoperto di avere il cancro, la mia vita sarebbe completamente diversa e questo è un gioco crudele, per cui sono 4 anni, meno un giorno, che non lo faccio. Ma il fatto che non lo faccio, non significa che non abbia modificato la mia vita.
Se il 5 dicembre del 2007 non avessi scoperto di avere il cancro, oggi sarei sicuramente una mamma più magra e meno stanca. Forse avrei i capelli lunghi, legati dietro con un mollettone sciatterello. Tornerei tardi la sera dal lavoro senza preoccuparmi troppo che le nane passino troppo tempo al postscuola o con la nonna. Penserei, giustamente, che il mio lavoro è importante e mi rende una madre migliore per loro. E che di tempo, tanto, ce n’è. Se il 5 dicembre del 2007 non avessi scoperto di avere il cancro, sarei molto più impaziente con i ritardi di Obi e tutti i suoi impegni, e sono certa che ci prenderemmo molto più spesso il lusso di litigare furiosamente, e che piangeremmo molto, molto più raramente. Se 4 anni fa non avessi scoperto di avere il cancro, non conoscerei l’ospedale meglio di qualunque altro posto al mondo, e non sarei mai diventata così competente su una malattia che spaventa tutti, tranne me. E non lo avrei mai scoperto che non mi spaventava. Se il 5 dicembre del 2007 non avessi scoperto di avere il cancro, sarei andata certamente a trovare il mio amico Giuliano a Copenhagen quando aveva bisogno di me. Avremmo girato di notte prendendoci in giro amaramente, facendoci un sacco di risate, sentendoci ancora ragazzi come non siamo per niente più. E avrei visto crescere la pancia di anima bella, ma forse uno dei suoi miracoli non porterebbe anche il mio nome e non sarei così orgogliosa e commossa ogni volta che ci penso. Se 4 anni fa non avessi scoperto di avere il cancro, avrei potuto continuare a immaginare il futuro delle mie figlie come fa ogni altra mamma, anche se poi viene disillusa, ma vuoi mettere quanti bei sogni? E in questi 4 anni sarei stata una mamma certamente non perfetta, ma sicuramente meno stanca, fisicamente e psicologicamente. Avrei potuto camminare, correre, giocare con le mie bimbe molto di più, andando meno spesso in sovraffaticamento. E questo le avrebbe rese più sicure e leggere, meno esposte alla convivenza concreta col dolore, il dolore quotidiano, non quello delle litigate, dei problemi di tutti, il dolore della paura e del corpo. E Lilla avrebbe dei ricordi di me sana, come da qualche parte ha Nina dentro di sé. Se 4 anni fa non avessi scoperto di avere il cancro potrei sapere ancora cosa significa sentirsi fisicamente bene, una cosa talmente lontana ormai, che non ricordo più com’è. Com’è sentirsi bene? E avrei più amici, ma sarebbero amicizie inutili, perché il fatto che oggi non sono più amici, la dice lunga. Ma se non avessi scoperto di avere il cancro, grande capo non mi avrebbe mai fatto la playlist da cui poi ho tirato fuori Sufjan Stevens e tutta la musica di questi 4 anni e avrei letto sicuramente meno libri, visto che leggere in ospedale è l’unica cosa buona che c’è. Se 4 anni fa non avessi scoperto di avere il cancro, il magico mondo di za sarebbe finito comunque, e forse io avrei aspettato l’ultimo momento. Ma forse no, e non ho modo di saperlo, ormai.
Se 4 anni fa non avessi scoperto di avere il cancro, non sarei andata con Lepi a Madrid, con anima bella alle Terme e con mia madre a Parigi, pensando che “tanto c’è sempre tempo”. Se 4 anni fa non avessi scoperto di avere il cancro, non avrei mai aperto un blog, che è una cosa che consideravo troppo egocentrica. E non avrei conosciuto nessuno di voi, e questo mi avrebbe reso una persona molto più egocentrica di così. Ma, certo, avrei visto avvicinarsi alla morte molte meno persone. Se 4 anni fa non avessi scoperto di avere il cancro, avrei continuato a guardare le donne pelate con una certa irritata indifferenza credendo che fosse un taglio punk (sì, lo pensai di una mamma a scuola di Nina prima di ammalarmi, perché la verità è che sono sempre stata una cretina). Oggi non avrei i capelli bianchi a 38 anni e avrei lo sguardo più giovane, come certe foto di 4 anni fa, e non solo perché sono passati 4 anni. Invece sarei giovane, leggera, pianificherei stronzate con levità e festicciole frivole con partecipazione allegra. Se il 5 dicembre la mia vita non si fosse arrestata in una luminosissima pausa di consapevolezza, soffrirei meno l’indifferenza degli altri verso la nostra condizione, ma sarei molto più indifferente verso le condizioni degli altri, quali che siano.
Ma, vedete, soprattutto, sopra ogni cosa, senza che ce lo dimentichiamo mai un momento, la cosa più importante che devo ricordare sempre, è che se il 5 dicembre del 2007 non avessi scoperto di avere il cancro, oggi, molto semplicemente, sarei morta.

72 pensieri su “Se

  1. E’ proprio vero che certi eventi cambiano letteralmente la vita, la stravolgono completamente. Sicuramente Tu oggi vivi appieno e intensamente ogni attimo, dai maggiore importanza agli affetti, Ti dedichi a chi merita veramente le Tue attenzioni (per amore o per “forza”, visto il fuggi-fuggi!)…. in realtà dovrebbe essere così per tutti, a prescindere dalla malattia, ma con i Tuoi “se”, sei stata più che eloquente…
    Un caloroso abbraccio. rita

  2. Sei una persona fantastica e il tuo post lo dice.
    Ci sei con tutti i se, ed è la cosa più importante in assoluto.
    Un abbraccione stritoloso
    Fourpi

  3. Cinicamente ho pensato alla chiusa del tuo post dopo averne letto le prime righe.
    Ero “sicuro” che avresti terminato in quel modo, così come ero sicuro del bellissimo e intenso contenuto che avrebbe diviso quel “Se” iniziale dal “morta” finale.
    Un bacione e grazie per la lettura di questo post.

  4. Ti seguo, anzi, ti leggo da quando un anno fa scoprii il blog di Anna staccato Lisa, è da quel blog che è nata in me l’esigenza di leggervi/ti, di conoscervi/ti, per provare a capire cosa ha passato mia zia, la migliore, che per fortuna ha superato la malattia, il cancro al seno, da ben 5 anni.
    Leggervi/ti aiuta me, 23enne, a non rimandare mai nulla a domani, a riflettere sulle mie stupide lamentele, a dare precedenza alla famiglia, all’amore, insomma alle cose belle della vita che ho. La lettura del tuo blog è divenuta la mia preghiera quotidiana, per me che da credente non riesco più ad avvicinarmi a questa religione.
    Ovviamente ciò che tu dai a me non conta, ma ti dirò una cosa: in questo “gioco” del SE hai dimostrato qual’è il tuo dono: la scrittura! Se quello che trasmetti a me, lo trasmetti anche a tutti coloro che ti seguono, allora mi viene da suggerirti di scrivere sempre, senza mai fermarti perchè trasmetti delle emozioni che riesco a provare solo leggendo grandi autori come Allende, Saramago, G.G.Marquez. (spero che non detesti questi autori se no invece di farti un complimento, ti starei offendendo!)
    Grazie per questo tuo post, per i precedenti e per quelli che verranno!
    Grazie per le riflessioni che mi permetti di fare e grazie per gli insegnamenti che involontariamente scaturiscono dai tuoi scritti!
    Un abbraccio

    p.s.: perdonami se questo post risulta alquanto incoerente, ma ho voluto scriverti di getto e non tralasciare nessuno dei pensieri che si sono affacciati nella mia testa.

  5. sei una forza! se non avessi scoperto il tuo blog non avrei letto post meravigliosi come i tuoi, e non avrei mai aperto gli occhi, non avrei mai scoperto ciò che si prova (anche se in in minima parte) quando veramente c’è qualcosa per cui lamentarsi ed essere incazzata nera. se non avessi scoperto il tuo blog avrei lasciato andare dei ricordi che invece devo tenere con me.
    un bacio :*

  6. Io ti dico solo che, se il 5 dicembre del 2007 fosse andata diversamente, oggi noi non avremmo avuto il prezioso dono di conoscerti. Ed è un’idiozia, perchè se tu non avessi avuto il cancro sarebbe stato meglio. Ma il messaggio che mandi, ogni giorno, con le tue parole e queste in particolare, è talmente importante e forte e bello, che rende tutta la tua stessa esistenza speciale. Grazie, Wide.

  7. Bellissimo post. Bellissime emozioni, dure ma intense e dirette. La tua vita, il tuo cammino è un dono prezioso per tutti noi. Grazie per condividerlo e farci partecipe della tua vita in tutte le sue forme.
    White B.

  8. Per fortuna non sei morta e con il tuo blog puoi raccontare cosa vuol dire vivere in compagnia del cancro. E’ un gran gesto di altruismo. Potresti tranquillamente tenere per te la tua privacy, invece hai deciso di renderci partecipi della tua vita. Grazie a quel 5 dicembre 2007 che ti ha permesso di essere virtualmente qui con noi.

  9. Ho letto oggi questo tuo post dal cellulare in una sala d’attesa e mi sono accorta solo alla fine che stavo trattenendo il respiro…
    Hai una capacità incredibile di sublimare la scrittura, nel senso di portare i tuoi pensieri ad un livello superiore che sembra trascendere le parole e diventa un mezzo che arriva dritto al centro del cuore.
    Mi hai rimescolata tutta dentro con questo post. Sei incredibile…♥ ♥ ♥

  10. Se il 13 ottobre del 2005 (giorno del decimo compleanno di mia figlia maggiore) non avessi scoperto di avere un cancro al seno anch’io , a quest’ora, sarei sicuramente morta. Non avrei potuto vedere diventare grandi i miei ragazzi, non avrei potuto conoscere il mio attuale adorato cocker Tobia, non avrei potuto progettare e vivere alcuni emozionanti viaggetti con la mia famiglia. Mia madre sarebbe invecchiata senza di me, i miei amici e tutti coloro che mi amano non avrebbero potuto accompagnarmi in questo percorso di dolore e rinascita…….non so cosa c’è dietro l’angolo per ciascuna di noi due…….ma ti abbraccio forte.
    La dottoressaGiò

  11. Se non ti fossi ammalata… saresti stata sicuramente, comunque, la persona straordinaria che sei. Forse, non saresti diventata una scrittrice. Con tutto ciò che questo comporta.
    Barbara

  12. Quattro anni fa hai iniziato a vivere veramente. Oggi chi consideri amici lo sono davvero. Le tue figlie ti amano non perchè la loro mamma è ma perche tu sei la loro mamma e basta. Buon compleanno amica mia un abbraccio e grazie che ci sei. vai su fb ti dedicherò una cosa tutta pr te. Raffaella

  13. Grazie all’ieo vengo a conoscenza della tua esperienza e della tua forza. Seguivo anch’io Anna Lisa, grande donna.
    Hai un modo di scrivere diretto, schietto, coinvolgente.
    Oltre al tuo futuro di donna speciale, se ne avrai voglia …. ne hai uno di scrittrice.
    Notte
    simonetta

  14. ci sono sempre tanti se nella vita. Se un anno fa avessi potuto vedere nel futuro avrei abbracciato forte forte il mio papà e gli avrei detto migliaia di volte quanto gli voglio bene, e lo avrei coccolato tanto.
    Però i se hanno anche un lato positivo come dici nell’ultima frase, ed è importante ricordarlo.
    Un abbraccioforte forte
    michela

  15. Vorrei tanto che 4 anni fa non ci fosse stato nessun cancro da scoprire, ma nella vita bisogna sempre guardare avanti e allora preferisco augurarti tantissimi giorni felici in cui quel 4 Dicembre 2007 sembri sempre più lontano e meno doloroso.
    Splendida Wide, quante emozioni nelle tue parole

  16. Questo tuo post mi ha dato i brividi, come spesso mi succede leggendo il tuo blog che è sempre capace di emozionarmi. Non credo che saresti stata una mamma migliore, penso che tu sia comunque splendida in questo ruolo e che tu riesca a far crescere serene le tue figlie nonostante tutto. Ti auguro di scrivere un post analogo il 5 dicembre del 2050

  17. Pingback: Se | Oltreilcancro

  18. @tutti: come sempre siete troppo gentili e io vi sono veramente molto grata. grata perché i vostri commenti mi fanno da coccole e anche se può sembrare sdolcinato, credetemi, ci sono dei momenti che avrei bisogno di coccole, grattatine e carezze come il più gattoso dei gatti. in compenso, vi faccio le fusa e, ripeto, grazie, a tutti, per ogni singolo commento e per credere che io sia una brava persona. non è verissimo, ma non sono nemmeno troppo male, con o senza cancro, e faccio quello che farebbe (e che fa) chiunque nella mia situazione: vivo come posso e ne approfitto per farmi fare un sacco di complimenti 😀

  19. Il bicchiere mezzo vuoto è giocoforza anche mezzo pieno, considerarne solo una prospettiva è riduttivo e parziale. Il fatto è che in qualunque modo lo guardi, l’altra parte è così difficile da vedere.. ma c’è. Abbiamo vissuto e stiamo vivendo, e questo, in un modo o nell’altro, ci rende forti e capaci di gestirci nelle nostre dimensioni interiori.

    Sai?Guardando a ritroso, tutti abbiamo perduto qualcosa e guadagnato dell’altro.
    Capisco, è una specie di maledizione quella di non poter cancellare i circuiti cerebrali che ospitano i ricordi, le date, le feste, ma dobbiamo distillare questa assurda esperienza per quello che è, privandola, se possibile, della sua potenziale e destabilizzante conseguenza emotiva. E’ un modo come un altro per salvarsi, Wide, o almeno, io –ingenuamente, credo sia così. Una carezza per te, ciao

  20. …non sarà “verissimo che sei una brava persona” (sarà mica invece che è “vero che sei una bravissima persona”??) ma speciale sicuramente sì….e credi, io che ho una micia, so cosa vuol dire fare le coccole e riceverne in cambio con anche tante fusa….è una gran bella sensazione, di tranquillità e benessere, di affetto smisurato e “complicità”……non aggiungo altro perchè ci siamo già capite….Una coccola “pelosetta”….rita

  21. La tua saggezza mi fa sempre riflettere e soprattutto ricorda a tutti noi che nessuno è immune dal cancro e che questa malattia non và combattuta, va curata con amore, come fai tu. Grazie wide…

  22. Saresti morta, oppure no. Ma non saresti chi sei oggi, di sicuro.
    La storia non si fa con i se, ma i se ci aggrovigliano i pensieri. Ti penso tanto, e vorrei avere la tua lucidità per capirmi.
    Ti voglio bene
    f.

  23. “Se” è una parola piccola piccola, ammaliante e pericolosa. E alla facciaccia dei se, a noi che ti leggiamo, come all’ultima riga della tua storia, importa che tu sia viva.
    Però volevo solo aggiungere una considerazione laterale: non credo, davvero, che tutta questa bellezza che porti dentro e che splende tra le tue righe nasca il giorno in cui hai scoperto di avere il cancro, non credo che sia un prodotto, un dono della malattia. Credo che una persona bella sia bella sempre; ci sono solo circostanze diverse della vita in cui lo dimostra.
    Ti abbraccio.

  24. Raramente ho provato delle emozioni così forti leggendo un post…hai scritto delle cose meravigliose e la conclusione mi ha lasciata senza fiato.Penso di avertelo già detto altre volte ma non riesco a fare a meno di ripetertelo anche oggi, Wide: sei una persona davvero speciale e, anche se non commento ogni volta, ti leggo sempre!
    Grazie per tutte le cose che hai scritto e per avermi dato la possibilità di riflettere, attraverso le tue parole, su alcuni aspetti della mia vita.
    Un abbraccio,
    Giulia.

  25. Come sempre riesci a emozionare scrivendo.
    Mi sono soffermata a riflettere sull’indifferenza degli altri verso i malati di cancro…..!
    Sei fantastica, non mollare mai.

  26. Se non ci fosse stato quel 5 dicembre tu scriveresti comunque così bene, magari cose diverse.
    Quel giorno ti ha cambiato ma la bellezza ce l’avevi già dentro. E’ roba tua da sempre.
    Sono fiero di te e anche se di fronte ai problemi e all’ipotesi di crescere da uomo ho scelto invece eroicamente fuga e assenza, davanti alla Porta di Brandeburgo tornerei sempre.

    Tuo, P.
    … tra l’altro il taglio punk ha sempre avuto il suo perché…

  27. Una sola lacrima , era nei mie occhi, quando leggevo le tue parole.
    E una sola lacrima è scesa, dai miei occhi, quando ho finito di leggere.
    Non so se di gioia, o di dolore, ma so che, era una lacrima che mi ha unito a qualcuno, col pensiero… con la condivisione… con la nostra vita!
    Un grande abbraccio CIN

  28. Quattro anni anche per me, vita vissuta nella consapevolezza di ricevere un dono, impossibile tornare alla vita di prima ma…forse non saprei nemmeno starci senza questa malattia che tanto ci toglie ma che molto altro ci dona e tu ne sei un esempio.
    Ti stringo come ci si stringe fra sorelle
    L.

  29. Wide, sei affilata come una lama nel recidere i veli che possono nascondere. Sei tu e sei così. Ma la tua lucidità, quella che ti fa chiamare le cose con il loro nome, non diventi azione che fa male. Se… e via a pensare ciò che poteva essere e non è stato. Ma ciò che poteva essere non lo sappiamo, oggi. Scava e .guarda e pensa, ma non farti troppo male. Un abbraccio. Renza

  30. certo, se 4 anni fa non avessi AVUTO il cancro sarebbe stato sicuramente meglio, però è vero, questi scossoni ti aprono gli occhi.

    sono infermiera, lavoro coi più piccoli e le cose brutte non sono loro risparmiate, ahimè. grazie a te e a tutte le tue compagne di avventura: la distanza terapeutica è doverosa e sacrosanta, ma ogni tanto “sbatterci” in faccia le difficoltà che vive chi è “dall’altra parte” ti aiuta a riflettere.
    vai che sei tosta!
    ti sono vicina in silenzio

  31. @tuttissimi: grazie ancora dei commenti a questo post! sappiate che non sto passando il tempo a rimuginare la mia vita senza SE, ma piuttosto mi sto preparando a tutta una serie di buone novità imminenti, di cui vi dirò presto. fatti alberi e presepe, quest’anno ci prepariamo a zompare il natale con grandissima classe, ma vi dirò poi!
    un grazie gigante e un abbraccio a tutti!

  32. Questo tuo ulteriore ringraziamento mi fa tanto piacere.
    Siamo a posto con i “se”, con i “ma”, evviva le novità imminenti.
    Mi trovo daccordo col commento di un signore che si firma P., “la bellezza ce l’avevi già dentro, è roba tua da sempre, scriveresti comunque bene.”
    Ciao bellissima
    Fourpi

  33. Molte delle cose che hai scritto le ho vissute anche io. Stringendo tutto in poche parole posso dire che anche io, dopo il cancro, sono diventata una persona migliore.
    APF

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