Non ho resistito

Questa mattina, sotto l'effetto adrelinante del cortisone per la chemio di ieri, decido indomita di andare a rifare il contrassegno di invalidità per l'auto che il caro Obi ha incautamente perso. Prima però mi sono dovuta munire di marca da bollo adeguata. Entro nel tabaccaio più vicino e vengo aggredita da una giovane bionda in tailleur che mi chiede a bruciapelo:
"Lei è qui per comprare le sue sigarette?"
e io altrettanto a bruciapelo
"Ci mancherebbe pure, già c'ho un bel tumore, mi ci mancano pure le sigarette!"
Gelo.
Sono una vera stronza, lo so che i giovani non trovano lavoro e che fare la promozione in una tabaccheria per questa tipa non è stata certa la prima scelta occupazionale.
Ma, scusate tanto, non ho proprio resistito.

27 pensieri su “Non ho resistito

  1. Che tatto la gente! deve essere il momento, anche io ieri sono stata aggredita in una tabaccheria da una spilungona scocciatissima che masticava un chewing gum … magari la tua risposta le sarà servita per mostrare maggior gentilezza e cortesia verso i clienti successivi. La maleducazione non c'entra con la crisi occupazionale O_o

  2. Secondo me, non s'è ancora sciolta, s'è propriamente CONGELATA.
     

    Ma che stronza e stronza, quando ce vò ce vò e te lo dice una che fuma.

    Brava, pensare sempre a come ci rimangono gli altri davanti alle nostre affermazioni, credimi, non ci porta lontano.
    Azz, te lo dice una che è così da una vita, ma che piano, piano cerca di porvi rimedio.
    Mi sono un po' stufata.

    Allelulja brava gente
    Fourpi
     
     

  3. Così tu per una volta ti sei tolta la soddisfazione, e lei la prossima volta che sarà costretta a fare le promozioni in tabaccheria almeno le farà in presenza mentale, guarderà con chi ha a che fare, si regolerà su cosa dire e come dirlo e non sarà aggressiva con nessuno (e magari deciderà di andare a promuovere le creme antirughe). Win-win.

  4. Concordo, Wide. L' aggressività dei nostri tempi è insopportabile, ancora di più quando è tecnica di vendita che vuole sopraffare. Quindi ben vengano le difese , anche " educative" : non si fa così,  nemmeno per vendere. Cominciamo a guardare l' altro non come un mezzo – come papà Kant ci diceva giustamente. I tempi si cambiano anche con le piccole rivoluzioni, in cui tu sei Maestra ( per noi tutti). Sempre un pensiero di grande affetto. Renza

  5. Hai avuto ragione e come te ha ragione chi ha commentato prima di me.

    Però ….

    …. io ho due figli, 26 e 24, ed è alta la chance che dopo tanti sforzi si trovino a fare qualcosa di molto simile a quel che l'aggressiva fanciulla faceva …

    … e anche …

    .. ho tenuto parecchi corsi per apprendisti dove avevo spesso di fronte ragazzi tra i 25 ed i 29 anni, laureati e magari pure pluri master-ati, assunti (e per questo ancora ringraziavano, btw) in contratto di apprendistato per fare mestieri che avrebbero dovuto fare con un regolare contratto di lavoro, alla faccia dei titoli e grazie a condizioni di scarico fiscale vantaggiose per l'azienda. A tali ragazzi IO facevo tecniche di comunicazione, tecniche di vendita o marketing e magari loro erano laureati in sci.de.com o magari pure economia … (e lasciamo perdere che la pratica val più della grammatica per favore)

    Insomma, io oggi sono ugualmente infastidita dalle infinite telefonate dai più svariati call center ma francamente non riesco proprio più a sfancularli in allegria come una volta.

    Mi fanno troppo pena/rabbia/depressione/inquietudine …. 😦

    /graz

  6. Graz, ma nessuno ce l'ha con la categoria dei promoter (di cui peraltro ho fatto parte mentre mi laureavo)… sono le modalità aggressive che vanno sfanculate.

    Ciao Wide, ti leggo sempre con grandissimo piacere!

    Raffaella

  7. Quando a mia madre avevano dato pochi mesi di vita (che poi sarebbero diventate poche settimane), avevo cercato di sistemare qualche faccenda burocratica per non trovarmi, dopo la sua morte, troppe cose dolorose da fare. Tra queste, c'era da estinguere un libretto di risparmio postale cointestato a me e a lei, con dentro una ventina di euro. L'impiegata della posta, che evidentemente non aveva voglia di aiutarmi (si vede che ero arrivata un attimo prima della pausa caffè), insisteva per farmi tenere aperto il libretto. Io continuavo a dire di no, grazie, ma volevo chiuderlo. E lei "ma perché, ma che bisogno c'è, perde tempo e basta, magari poi lo vuole usare ancora…". Alla fine avevo detto "senta, mia madre è in ospedale e sta morendo, il libretto non le serve più." L'impiegata, gelata, aveva preso le scartoffie necessarie e mi aveva estinto il libretto senza proferire ulteriormente parola.
    Questo per dire che tutti fanno il proprio lavoro, ma ci vuole anche quel po' di empatia per capire quando è il caso di dire una frase o due di meno. E se a una persona l'empatia manca, farla sentire una cacca può essere educativo. Magari la volta dopo prova, prima di parlare, a guardare negli occhi la persona che ha davanti, e a capire qualcosa.
    Ciao Wide, ti abbraccio.

  8. lo sappiamo tutti che la ragazza non c'entrava niente, ma andrebbe sottolineato ogni volta possibile che le sigarette uccidono, e secondo me uno stato civile non dovrebbe né venderle né lucrarci sopra.

  9. Come tutto diventa difficile in questi casi. Come ti capisco! Anche io l'ho fatto qualche volta, si proprio come hai fatto tu ho "gelato" qualche persona parlando del tumore di mio figlio. Mi sento molto vicino a te in questo caso. In fondo so' che non è giusto e che probabilmente in un'altra vita avrei potuto essere al posto dell'interlocutore ma … è andata così. Quindi, con tutta la possibile comprensione per chi ci capita, un piccolo sfogo a te può anche far bene. Poi l'altra se ne farà una ragione e dopo poche ore al massimo dimenticherà distratta dai suoi problemi quotidiani che tu vorresti tanto avere.

    Un abbraccio fortissimo.

  10. @tutti: però – a parte che la poveretta si è trovata a fare un lavoro veramente infamante, povera lei – in effetti non aveva proprio modo di capire che ero il soggetto meno adatto all'aggressione commerciale. per cui sono stata proprio stronza. come unica scusante, il fatto che mi sia venuto fuori di botto, senza premeditazione…ma non è che dopo mi ci sia sentita tanto furba…in fondo fumavo pure io. fino a 9 anni fa…prima di smettere.
    avete smesso voi, si?
    mmm
    che aspettate ancora???
    😉

  11. Non posso smettere ciò che non ho mai incominciato,! Ho altri brutti vizi,comunque. Dai non esagerare,non l'hai nè minacciata ,nè offesa, nè tantomeno le hai chiesto,chessò, un rene! Un po' più di indulgenza verso la tua bella persona! Abbracci.Daniela

  12. Hai fatto benissimo perchè è successo anche a me.
    Io ero li realmente per comprare le sigarette ma mi sono trovata questa tizia che m'ha aggredito dicendomi che dovevo comprare le sue.
    (tra l'altro non è mica legale una cosa del genere…)

  13. guarda,io sono promoter e leggere queste cose mi fa ridere..sai quanti “CLIENTI” maleducati ho imparato a gelare io?non si usa la propria malattia per mettere a disagio gli altri,se avessi detto cosi’ a me quella gelata saresti stata tu,vedendo la mia indifferenza..e non per cattiveria,ma perche’ non sopporto chi sfoga la propria rabbia sugli altri..io sono sempre stata educata,ma ho dovuto imparare a rispondere male anche io,e a volte son proprio quelli come te che alle mie controbattute restano male e si rendono conto di avere esagerato..hai mai provato a trovarti dall’altra parte?i promoters non son tutti stupidi,ne maleducati ne ignoranti,e questo lavoro non e’ infamante!e’ infamante rubare e rispondere male agli altri..e’ infamante vedere gente che li avvicini sorridendo e si gira dall’altra parte,e’ infamante vedere gente piena di problemi che viene li apposta a far perdere tempo,o ti usa come sfogo di rabbia(ma che c’entro io,promoters,coi problemi degli altri)?no,un lavoro onesto non e’ mai infamante.dovreste provare a trovarvi dall’altra parte prima di giudicare..poi ok,ci sono anche promoters maleducate..ma anche tanti,tanti clienti pazzi e scorbutici,persino cattivi a volte,che si meritano di essere cacciati via dal banchetto(l’ho fatto piu’ volte)

  14. noooo….. va bè: io l’ho riletto tutto il post (all’epoca dei fatti ero “solo” lettrice…) e anche gli interventi e soprattutto, verso la fine, il Tuo nuovo commento….. qui mi fermo e non aggiungo altro: a buon intenditor poche parole….

  15. Hai fatto bene, poi sono pure maleducati. Pensa che non fumo, mai fumato in vita mia, entro in una tabaccheria (non fumo ma il vizio dei gratta e vinci purtroppo ce l’ho) e una promoter mi chiede appunto se sono lì per comprare le sigarette, io rispondo “No, non fumo” e quella si è arrabbiata. Arrabbiarsi perchè non fumo?

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